martedì 28 febbraio 2017

La Zia Cia

Amavo specchiarmi nella tua toeletta, così la chiamavi.
Donna stupenda dal fascino intramontabile. Per te tanti uomini avevano perso la testa e tu l'avevi persa solo per lui, Antonio. Vi eravate rubati il cuore. Ricordo che odiavi i collant e portavi ancora il reggicalze. Il tempo e la vita ti hanno portata lontana da casa, a finire i tuoi giorni in Toscana, accanto alla tua amata figlia. Nella tua stanza dei bottoni e dei mille colori respiravo la tua malinconia e la tua fantasia. Eri una cuoca straordinaria del last-minute, correvi con un piatto di brodo in mano davanti alla tv per vedere la tua telenovela preferita. La protagonista era una donna bellissima e sola. Come te.

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