Avevi un nome elegante che rispecchiava la tua figura di donna bellissima, tanto sofisticata quanto triste.
Di te ricordo lo sguardo malinconico, la voce bassa e sensuale, la sigaretta che stringevi tra le dita dalle unghie sempre smaltate di rosso, tanto che da bambina mi chiedevo se certe donne proprio non fossero nate per
fare i lavori di casa. Eri la cugina bella di papà, la mia madrina di battesimo. Conservo la tua collanina.
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