venerdì 24 marzo 2017

Le scarpe della sposa

Era interamente in pizzo l'abito, ricamato e con uno scollo a cuore. Sembrava una bambola di quelle che si mettono sui letti in certe case, in alcuni luoghi.
Fece un'infinità di prove davanti a quello specchio che le restituiva una piccola che stava per diventare la sua diletta. Ma di chi? Per chi? Lui l'amava ma amava l'immagine di sè con lei accanto. L'amore è un'altra cosa. È non vedere se  stessi ma solo l'altro. Mischiare capelli, liquidi, materia, sostanza, anima.
Le scarpe. Ah si. Le scarpe.
Certi dettagli aiutano a non pensare. La regina madre le aveva ordinate su misura per la nuora, insieme alle sue. Tacco comodo, non troppo alto che fa volgare. Eppure lei le avrebbe sapute portare. Aveva preso un metro di pizzo in più per farle rivestire. Ton sur ton. Vestito e scarpe. Come al solito lei non aveva avuto la forza di opporsi. Sorrideva a tutti, gentile con tutti.
Arrivò in chiesa da sola con suo padre. Puoi camminare? Le aveva chiesto.
Vorrei rispondergli oggi.
No papà.

1 commento:

  1. Camminare, a volte, non è semplice come può sembrare.

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